Moxibustione
Il termine cinese usato correntemente per indicare l’agopuntura è zhen jiu (針灸): si traduce di fatto con “agopuntura e moxibustione”. Questa terminologia enfatizza la forte associazione tra le due tecniche che nella pratica vengono molto spesso abbinate e che, di conseguenza, sono state accolte insieme nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Il rapporto delle due tecniche è quindi spesso complementare, si dice che “gli aghi fanno muovere l’energia, la moxa la introduce”.
Cos’è la moxa e in cosa consiste la Moxibustione
Come il tui na (推拿), la gwa sha o la coppettazione, anche la Moxibustione appartiene alle tecniche esterne ed ha origini antichissime. Esistono infatti prove che in Cina, già 10'000 anni fa circa, la cauterizzazione veniva utilizzata insieme a tecniche di agopuntura, a quei tempi praticata con delle pietre aguzze. Per l’applicazione del calore venivano impiegati ramoscelli, carboni, zolfo e foglie secche. Il termine moxa non significa altro che “erba che brucia” ed è la parola inglese coniata dagli ideogrammi giapponesi di moe e kusa (erba che brucia). Ci si riferisce dunque, sia alla sostanza bruciata, sia alla pratica della sua combustione, che ha lo scopo di scaldare determinate aree, punti o canali.
Esistono numerose forme di moxa e molteplici impieghi, tra cui:
- Moxa e ago: in questo caso una pallina di lana di moxa (o in alternativa cappellini di moxa) è appoggiata direttamente sul manico dell’ago inserito sul punto di agopuntura.
- Moxa-stick: con una sorta di sigaro di moxa acceso all’estremità, punti, aree o canali vengono scaldati in maniera mirata.
- Direct-moxa: la moxa è appoggiata bruciata direttamente a contatto con la pelle.
- Moxa-box: la moxa viene riposta in uno speciale cofanetto forato e di conseguenza appoggiata sul corpo del paziente.
- Moxa su sale o zenzero: in questo caso con la lana di moxa si forma una piccolo cono il quale viene appoggiato su sale o zenzero collocati in principio sulla pelle del paziente.
- Moxa e ago: in questo caso una pallina di lana di moxa (o in alternativa cappellini di moxa) è appoggiata direttamente sul manico dell’ago inserito sul punto di agopuntura.
- Moxa-stick: con una sorta di sigaro di moxa acceso all’estremità, punti, aree o canali vengono scaldati in maniera mirata.
- Direct-moxa: la moxa è appoggiata bruciata direttamente a contatto con la pelle.
- Moxa-box: la moxa viene riposta in uno speciale cofanetto forato e di conseguenza appoggiata sul corpo del paziente.
- Moxa su sale o zenzero: in questo caso con la lana di moxa si forma una piccolo cono il quale viene appoggiato su sale o zenzero collocati in principio sulla pelle del paziente.
Come accennato in precedenza, la moxibustione viene eseguita bruciando un'erba. La più popolare è l’artemisia vulgaris. Nella Medicina Cinese questa pianta, che cresce lungo i corsi d’acqua di tutto il pianeta, è ritenuta di natura calda e piccante. Tradizionalmente viene raccolta nel giorno del solstizio d’estate, essiccata e privata dai suoi rametti, viene in seguito elaborata in numerosi prodotti.
Gli effetti e i vantaggi della Moxibustione
Nella terminologia medica cinese gli effetti della moxibustione sono espressi in rapporto alle sue proprietà di arricchimento dello Yang. Le qualità riscaldanti ed essicanti della moxa scacciano le “influenze perverse” del freddo e dell’umidità. Ma sarebbe riduttivo limitarsi a quest’indicazione. La Moxa ha numerosi aspetti positivi: si presta ad esempio per il trattamento di persone che hanno paura degli aghi, malati cronici o bambini. Inoltre, con una minima istruzione, può essere facilmente applicata a casa.
Alcune indicazioni per la Moxibustione
La lista raccoglie alcune condizioni per le quali la moxibustione ha dimostrato efficacia empirica.
La lista è puramente indicativa e si basa sulla nostra esperienza, nonché la letteratura classica e moderna.
- Respirazione e torace: Tosse, dispnea, bronchite, rinite, asma, singhiozzo.
- Digestione e addome: Dolori addominali, gonfiore, indigestione, diarrea, dissenteria, emorroidi, vomito.
- Eliminazione e vie urinarie: Incontinenza, enuresi, ritenzione di liquidi, cistite.
- Genitali, ginecologia e ostetricia: Dismenorrea, mestruazioni eccessive, frigidità, assenza dell’ovulazione, emorragia uterina funzionale, minaccia d’aborto, feto podalico, prolasso uterino, lattazione insufficiente.
- Apparato locomotorio e traumatologia: Distorsione, debolezza della colonna, mal di schiena, contrattura e reumatismo delle dita, ginocchia fredde e deboli.
- Altro: Epistassi (sangue da naso), mal di denti, debolezza (mancanza di energia).
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